Etna
Il vulcano di Catania
Etna: lo spettacolo suggestivo della natura, neve e lava a pochi minuti dall'Hotel Nettuno
L’Etna è il vulcano attivo più alto d’Europa, ma da sempre è anche il vulcano di Catania e dei Catanesi che lo rispettano o lo temono chiamnandolo "Iddu" ("Lui" in dialetto siciliano).
L'attività dell'Etna è frequente: movimenti sismici e tellurici, fontane di lava, rivoli rossi e incandescenti di magma che segnano con suggestione i fianchi neri del vulcano, fumo, cenere e lapilli che raggiungono spesso la città colorandola di grigio.
Fotografi, turisti, avventurosi sciatori, semplici curiosi catturano di volta in volta immagini spettacollari che fanno il giro del mondo.
Per quando riguarda le sue origini morfologiche, l’Etna è un sistema vulcanico- tettonico generato dalla formazione di un serbatoio localizzato a un livello di profondità fra gli 8 e i 15 mila chilometri dal livello del mare, alimentato da materiale fuso che risale dal mantello. Rispetto ad altri vulcani è relativamente giovane, ha iniziato la sua attività fra i 600 e i 500 mila anni fa, e si sviluppa in varie fasi dalle caratteristiche distinte. In altezza supera i supera i 3.350 metri e ha un’ampiezza che oltrepassa i 35 chilometri, ha 4 crateri principali ed i suoi fianchi sono cosparsi da una miriade di coni di scorie che si sono formati durante le numerose eruzioni nel corso della sua storia.
Alle sue pendici troviamo la zona del nord-est densamente abitata e ricca di vegetazione, e la zona ovest il cui terreno è stato resto sterile dalle colate vulcaniche o “sciare”. Mentre il versante sud è quello dove si trovano bar, servizi ristorativi, parcheggi, la funivia, il famoso Rifugio Sapienza e l'osservatorio permanente di gofisica e vulcanologia, che monitora costantemente l'attività del vulcano Etna.
L’Hotel Nettuno dista soltanto 50 minuti in macchina dal vulcano più famoso d’Europa.
L'attività dell'Etna è frequente: movimenti sismici e tellurici, fontane di lava, rivoli rossi e incandescenti di magma che segnano con suggestione i fianchi neri del vulcano, fumo, cenere e lapilli che raggiungono spesso la città colorandola di grigio.
Fotografi, turisti, avventurosi sciatori, semplici curiosi catturano di volta in volta immagini spettacollari che fanno il giro del mondo.
Per quando riguarda le sue origini morfologiche, l’Etna è un sistema vulcanico- tettonico generato dalla formazione di un serbatoio localizzato a un livello di profondità fra gli 8 e i 15 mila chilometri dal livello del mare, alimentato da materiale fuso che risale dal mantello. Rispetto ad altri vulcani è relativamente giovane, ha iniziato la sua attività fra i 600 e i 500 mila anni fa, e si sviluppa in varie fasi dalle caratteristiche distinte. In altezza supera i supera i 3.350 metri e ha un’ampiezza che oltrepassa i 35 chilometri, ha 4 crateri principali ed i suoi fianchi sono cosparsi da una miriade di coni di scorie che si sono formati durante le numerose eruzioni nel corso della sua storia.
Alle sue pendici troviamo la zona del nord-est densamente abitata e ricca di vegetazione, e la zona ovest il cui terreno è stato resto sterile dalle colate vulcaniche o “sciare”. Mentre il versante sud è quello dove si trovano bar, servizi ristorativi, parcheggi, la funivia, il famoso Rifugio Sapienza e l'osservatorio permanente di gofisica e vulcanologia, che monitora costantemente l'attività del vulcano Etna.
L’Hotel Nettuno dista soltanto 50 minuti in macchina dal vulcano più famoso d’Europa.
Sport e avventura sul vulcano attivo più alto d'Europa
Esplorare l’Etna significa addentrarsi in un territorio unico, magico, affascinante e complesso.
Sono numerosi gli sport che è possibile fare sui versanti del vulcano, sia durante il periodo invernale sia nel periodo estivo.
In inverno L’Etna è la meta ideale per gli sport sulla neve quali: sci alpino, sci di fondo, snowboard, ciaspole e sleedog. Grazie alle abbondanti nevicate che ricoprono le altre vette dell'Etna, è possibile praticare questi sport da metà dicembre fino a primavera inoltrata.
La funivia permette di raggiungere con facilità il Rifugio Sapienza a quota 2.500 m s.l.m., da cui è possibile accedere agli impianti sciistici d’inverno e alle escursioni ai crateri sommitali durante tutto l’anno. Da non perdere l'orologio solare che si trova sul meridiano dell'Etna dalla particolare forma piramidale.
In Estate si possono praticare passeggiate di diversa intensità e difficoltà su percorsi tracciati, trekking, sia montano sia legato all’attività vulcanica, e ciclismo. Sono numerosi i percorsi tra cui poter scegliere per gli amanti dello sport e della natura. All’interno del Parco dell’Etna sono presenti anche attrazioni ludiche e didattiche che coinvolgono adulti e bambini: parchi divertimento, il Museo Vulcanologico dell’Etna e persino un giardino botanico!
Per maggiori informazioni riguardo alle visite guidate e alle varie escursioni da poter fare, è possibile rivolgersi all’ufficio desk dell'Hotel Nettuno.
Sono numerosi gli sport che è possibile fare sui versanti del vulcano, sia durante il periodo invernale sia nel periodo estivo.
In inverno L’Etna è la meta ideale per gli sport sulla neve quali: sci alpino, sci di fondo, snowboard, ciaspole e sleedog. Grazie alle abbondanti nevicate che ricoprono le altre vette dell'Etna, è possibile praticare questi sport da metà dicembre fino a primavera inoltrata.
La funivia permette di raggiungere con facilità il Rifugio Sapienza a quota 2.500 m s.l.m., da cui è possibile accedere agli impianti sciistici d’inverno e alle escursioni ai crateri sommitali durante tutto l’anno. Da non perdere l'orologio solare che si trova sul meridiano dell'Etna dalla particolare forma piramidale.
In Estate si possono praticare passeggiate di diversa intensità e difficoltà su percorsi tracciati, trekking, sia montano sia legato all’attività vulcanica, e ciclismo. Sono numerosi i percorsi tra cui poter scegliere per gli amanti dello sport e della natura. All’interno del Parco dell’Etna sono presenti anche attrazioni ludiche e didattiche che coinvolgono adulti e bambini: parchi divertimento, il Museo Vulcanologico dell’Etna e persino un giardino botanico!
Per maggiori informazioni riguardo alle visite guidate e alle varie escursioni da poter fare, è possibile rivolgersi all’ufficio desk dell'Hotel Nettuno.
Le origini dell'Etna
tra storia, mito e leggenda
L’etimologia del nome Etna ha radici molto lontane. Furono, infatti, i greci ad attribuirgli questa denominazione nel VII sec A.C., letteralmente il toponimo “Aitna” significa bruciare. In seguito con la dominazione araba, venne chiamato “Jabal al-burkān” (Vulcano), nome che poi fu mutuato in “Mons Gibel” (la montagna due volte), da cui poi il termine di uso comune “Mongibello”. Nome ancora in voga fra gli abitanti più anziani della città che oggi si usa per indicare la parte sommitale dell’Etna.
Numerose sono le leggende che si attribuiscono alla nascita e alla formazione di questo monte, per lo più di origine mitologica. La più famosa, fa coincidere la formazione del vulcano con la storia di Encelado, fratello maggiore dei Giganti, e alla sua impresa di compiere la scalata al cielo per spodestare Giove che irato da così tanta arroganza decise di scagliargli contro un fulmine che accecò i giganti e li rovesciò a terra violentemente. Encelado, rimase sepolto sotto l’Etna, e non potendo muoversi per il peso, cominciò a lanciare dalla bocca fuoco e fiamme che risalirono fino al vertice dell’Etna, da cui uscirono emettendo un rombo violentissimo. In seguito, Encelado si calmò ma la sua rabbia ogni tanto continua ad esplodere ancora oggi.
Numerose sono le leggende che si attribuiscono alla nascita e alla formazione di questo monte, per lo più di origine mitologica. La più famosa, fa coincidere la formazione del vulcano con la storia di Encelado, fratello maggiore dei Giganti, e alla sua impresa di compiere la scalata al cielo per spodestare Giove che irato da così tanta arroganza decise di scagliargli contro un fulmine che accecò i giganti e li rovesciò a terra violentemente. Encelado, rimase sepolto sotto l’Etna, e non potendo muoversi per il peso, cominciò a lanciare dalla bocca fuoco e fiamme che risalirono fino al vertice dell’Etna, da cui uscirono emettendo un rombo violentissimo. In seguito, Encelado si calmò ma la sua rabbia ogni tanto continua ad esplodere ancora oggi.